Il Bilancio Sociale
Lettera del Presidente, dal Bilancio sociale 2021
Lettera del presidente – anno 2021
Di fronte ai giganteschi avvenimenti di questi anni (la pandemia, il cambiamento climatico, ora la guerra in Europa) ci sembra forse di essere rimpiccioliti. I sogni del progresso e dello sviluppo senza fine, che si aprivano su un futuro roseo e stabile, sembrano svaniti, e hanno lasciato il passo ad un senso di impotenza, di incertezza, di stanchezza, di punti di riferimento persi o da ricostruire.
Forse ci sentivamo grandi, ma pesi invisibili poggiati sulle nostre spalle ci stanno costringendo a punti di vista diversi. Soprattutto siamo immersi in situazioni che sentiamo di non poter controllare, dove un sordo senso di ribellione si mischia ad un fatalismo che induce a star fermi.
Una certezza l’abbiamo però sotto i nostri occhi: misteriosamente (ma non troppo) i poveri sono sempre più poveri, e sempre più numerosi; chi è a disagio non migliora la sua condizione; chi ha poche speranze non riesce ad aggrapparsi a falsi miti di benessere.
E allora che fare? In fondo sapere di essere piccoli ci dà una nuova dimensione, meno tranquilla ma più legata alla realtà e predittiva di qualche speranza in più. E’ da qui che ricomincia la vita: meno abbiamo da difendere (rendite, posizioni, beni, ruoli) più possiamo sentire gli altri vicini. Forse fratelli.
Nel piccolo possiamo fare tanto. Riscoprire una nuova dimensione della solidarietà, forse quella più autentica. Probabilmente non riusciremo a fare chissà che cosa, a soddisfare tutti i bisogni o risolvere tutti i problemi.
Ma potremo mettere in atto gesti di umanità, vicinanza, fraternità e solidarietà. Sia dove viviamo sia dove lavoriamo, e qualunque ruolo abbiamo. Senza fare differenze tra le persone che soffrono, ponendoci come persone autentiche e aperte. Chissà che con piccoli gesti anche le difficoltà più grandi non rimpiccioliscano….
Raffaele Casamenti