«Forse è più emozionante visitare, nella propria giornata, cinque o dieci famiglie numerose, procurar loro a suon di pratiche questo o quel sussidio; sarebbe invece senza dubbio meno emozionante, ma più utile, preparare il cammino a quel disegno di legge che potrebbe migliorare le condizioni di vita di tutte le famiglie numerose, che noi le conosciamo personalmente oppure no»

Madeline Delbrel è una mistica, poetessa ed assistente sociale francese, vissuta tra il 1904 e il 1964.

A diciassette anni Madeleine professa un ateismo radicale e profondo, al punto da scrivere: «Dio è morto… viva la morte». L’incontro con alcuni amici cristiani e in particolare l’ingresso nei domenicani del ragazzo che amava, la spingono a prendere in considerazione la possibilità dell’esistenza di Dio. Questo passo, fondato sulla riflessione e sulla preghiera, la conduce alla conversione, a un incontro con Dio che da quel giorno – molto probabilmente il 29 marzo 1924 – occupa tutto l’orizzonte della sua vita.

Assistente sociale attivissima, opera nella periferia operaia di Parigi, a Ivry-sur-Seine, condividendo una semplice vita fraterna con alcune compagne a partire dal 1933, con il desiderio di installarsi in una sorta di “vita di famiglia” con gli uomini e le donne del suo quartiere.

Cristina Simonelli è teologa e presidente dell’Unione Teologhe Italiane,
la incontriamo giovedì 15 marzo, alle 20.45, presso l‘Oratorio di Pradalunga.